I GIOVANI E IL 4 MARZO| UNA DATA DA RICORDARE!
Dal Presidente Sergio Mattarella, alla classe politica tutti sentono il dovere di richiamare l'attenzione sui giovani e di votare in segno di una democrazia! Ma quale democrazia si tratta? Se i giovani sono i primi a rimetterci sia nel lavoro e sia nel sociale; e come potranno andare al seggio per esprimere una preferenza se gli altri sono i primi a farli cadere e non esporli più di troppo! Sono impauriti e non sanno più dove sbattere la testa e di certo non vorranno farsi più male votando quel ceto politico che non gli rispetti ; e fra i tanti sono diventati tutti uguali e hanno un'unica visuale: "escludere il giovane" . Se la politica fa dei giovani degli zombi, anche in società non scherza! Oggi trovare un lavoro è un miraggio,ma per chi ha la fortuna di trovarlo,deve fare i conti con un datore di lavoro sempre più duro, e approfittarsene sembra la cosa più sensata,un meccanismo che dopo il duro lavoro, viene la depressione e la voglia quasi di non esistere. Lo Stato non fa nulla per i giovani,e altrettanto faranno i giovani per lo Stato, (perché a casa mia 2+2=4 ma a casa dei politicanti forse non hanno bene in mente la matematica e la calcolatrice a portata di mano) È una cosa triste che succeda tutto questo,in questo paese di vecchi che ormai contano i minuti per lasciarci..e una rinnovazione e un futuro è incerto! Non ho niente contro i vecchi,dove è patrimonio di storia e cultura, ma contare più sui nuovi emergenti e sulla generazione che verrà è fondamentale..ma anche quella attuale fonte di ricchezza e spirito d'iniziativa se li si da l'occasione.Il 5 marzo si avrà un quadro più completo e come la penso io: "molti giovani nel disertare le urne,non avranno una rivincita ma ancora di più..e si farà in modo di pensare all'argomento intensamente sia dalla politica al sociale" Poi non ci stupisce che i giovani prima o poi ci facciano la guerra, o una lezione di vita da portarci nella retta via; perché senza esagerare l'abbiamo persa e da tanto!" Ma forse la cosa migliore è andarsene da quest' Italia, non a caso i migliori cervelli fanno le valigie..e anche quegli meno intelligenti un pensierino lo fanno e più delle volte cercano fortuna in altri paesi d'Europa o oltre. Ma che cosa ci rimane se una desolazione col passare del tempo e una ricchezza che sfuma fino all' impoverimento di quelli rimasti allo stremo,e non parlo di soldi,ma di idee fresche,di sviluppo,di tante opportunità smarrite come smarriti saranno i nostri sogni senza i giovani!. Forse i partiti prima di parlare di immigrati e della fine della razza bianca, come di tanti spropositi detti e continueranno ancora.. parliamo e concentriamo la forza che abbiamo sui giovani che se ne vanno e ci lasciano.. rischiando di essere sempre più un Italia di vecchi e di vecchie idee e ciò sarebbe il fallimento!La politica può dare molto basta volerlo senza più paroloni giganti e senza più esagerazioni tanto i giovani non sono cretini almeno quelli rimasti, gli altri gli dobbiamo vedere col binocolo dove si può scorgere la loro tranquillità e e la loro fortuna ...e che gli altri prima di farci pagare le conseguenze le seguono!!
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