BENVENUTI NELLA SCUOLA DEL TERRORE E DOVE I PROFESSORI NE SONO LE VITTIME...
Un' altro caso dove l' alunno minaccia il professore...
Quegli alunni che minacciano, umiliano, schiaffeggiato i loro professori non sono degni di una scuola di oggi ,e dell' insegnamento che ne ricavano; andrebbero subito espulsi e dati alla giustizia come esempio per tutti. La scuola non deve essere minacciosa, ne il bullismo ne deve fare parte, come altri fattori che influiscono alla non riuscita dell' insegnamento, e da quì c' è da chiedersi cosa realmente stia succedendo agli alunni e i giovani in particolare? Se la scuola sempre di più è diventata un campo di battaglia, dove le regole si infrangono facilmente tanto per essere superiori agli altri; e di una gioventù sempre più sciupata e in balia degli eventi e occasioni del momento , tutto questo non può avere senso. Fra l' altro già la scuola è fragile di suo se poi ci si mettono pure l' alunni con problematiche e le loro prepotenze a portata di mano non si fa altro che indebolire più la scuola, dando cattiva luce all' istruzione e quello che ne concerne. Ci deve essere quasi un feeling tra l' alunno e il professore senza esagerare," ma neppure dimenticare quella figura che vi potrà istruire e mettervi nella strada sia del lavoro e sia nel sociale; una retta via essenziale per la propria vita e la buona riuscita di ogni cosa; questo il mio breve messaggio agli alunni ribelli e confusionali.". Ma non sempre l' alunno, il giovane ha una famiglia da prendere esempio, ispirazione e orgoglio di vita.. e più delle volte viene da una famiglia di sfascio, di incomprensioni, di una famiglia che si disinteressa e nell' indifferenza del proprio figlio che vengono questi fatti gravi sia nella scuola e sia fuori. Indubbiamente il giovane è spaesato, in balia della sorte, intimorito e persino esplosivo quando li capita l' occasione anche per attirare l'attenzione su di sé e agli altri; come un richiamo di aiuto!. Quel richiamo d' aiuto che andrebbe preso alla lettera, in anticipo, prevenire prima che sia troppo tardi!
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