VAI AVANTI TU CHE MI VIENE DA PIANGERE | QUANDO TUTTO DIVENTA TRAGICO
Se la si prende scherzosamente (umorismo facile) si potrebbe dire : "vai avanti tu che mi viene da ridere " ma se invece la si prende drammatica e seria tale faccenda allora diventa questo :" vai avanti tu che mi vien da piangere ", e in tutti i casi fra il ridere e il piangere sono due cose ben differenti, lontane, ma che danno il punto della situazione del quale siamo messi ,sia della politica, sia dell' Europa, e del governo Conte 2 che abbiamo la sfortuna di avere. Fra il ridere e il piangere nel rappresentarla in meglio è una nobile arte e dove in pochi ci sono riusciti, ma sembra che da questo teatrino di questo governo abbiano fatto i miracoli e "prima si ride per poi ripensandoci meglio si piange ripetutamente ". È bello vedere dei burattini colorati e dal viso felice ,meno bello se il burattinaio le muove con forza, gli fa fare delle parti drammatiche dove la sopravvivenza è il filo conduttore, e morire dopo la sofferenza è la prassi di uno spettacolo raccapricciante, dove pure i bambini ne rimarranno scioccati per il resto della loro vita. Ridere fa bene all' anima, è il piangere che ci addolora di più, come aver perso qualcosa che desideriamo, aver perso una persona del quale amiamo e dove ci lega per la vita, ma molte volte si ride e si piange contemporaneamente perché la confusione è tanta da legarli insieme questi due aspetti, da non sapere più dove battere il capo. Non è che si debba ridere o piangere per forza, sforzarsi, ma viene da sé e non c'è ne accorgiamo fino all' ultimo minuto, dando un senso liberatorio sui sentimenti, emozioni, paure del momento e tanto altro, e di questi tempi ingozzando troppo che escano senza poterci fare niente. Viviamo costantemente alla ricerca di una politica che pensi più che altro su di Noi , di un governo duraturo, ma pure che la nostra vita non sia incerta, scivolosa, pungente se la si vuole affrontare a muso duro, che tutti si abbia un lavoro stabile e la sanità funzioni a dovere, la burocrazia acqua passata e infine la salvaguardia dei nostri figli e dei loro doveri non più violati e rinchiusi in un cassetto. Aspetti che ci tengono in vita, ma nel linguaggio politichese non di primissima importanza da fare di un Italia unica del suo genere fino a infischiandosene di Noi e delle nuove generazioni che verranno ,dove saranno in balia della sorte reinventandosi la democrazia ormai fuori misura. Io e Voi lo sappiamo benissimo che la vita sia dura e problematica ci riserva infinite scelte da fare , scelte non facili per chi nel portafoglio è mezzo vuoto e il conto in banca un miraggio! D'altronde è più agevolato il ricco e chi sia in banca e in borsa gli mettono il tappeto rosso per entrare, un vero dispetto per chi non possiede niente ma vuole realmente contare. Uno spregio che può avere senso se si considera che da questi prendono spunto e ne ricavano i vantaggi i politici e dettando condizioni inspiegabili si fanno strada asfaltandola in meglio, i poteri forti sono ovunque e basta scovarli dietro alla politica e alla burocrazia , germi nocivi del nostro tempo,e che chi non vuole vedere e ne parlarne, e ne sentirlo dire sono complici del sistema malato e di un interesse personale. Nel manipolare le cose e i servizi e le menti umane si da atto che la dittatura non è proprio lontana, ma abita dietro l' angolo e nascosta da occhi indiscreti, ma esiste! E l' Europa con il suo bel euro da mostrare ne è una riprova lampante e del quale non si può fuggire dai suoi artigli e fauci che ultimamente ci danneggiano sul lato del governo e dell'economia. Sono un'infinità di cose che non ci tornano, ma ci devono tornare per forza perché ormai siamo diventati "il nulla " -"fuori dal coro" impossibilitati perfino nel scegliere il nostro governo, la nostra vita, la nostra speranza di una vita migliore, rintanati e rinchiusi solo per non darci la parola ,quella parola che può fare la differenza per un Italia migliore.
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