PERCHE' NON GIOCARE A NASCONDINO OGGI , INVECE DI VOLER ESSERE TRAVOLTI DALLE AUTO !
I giovani d' oggi praticamente non conoscono questo gioco, divertente e senza pericoli, in piena campagna e sotto gli occhi vigili delle famiglie , ma si sa tutto cambia e in peggio. É un gioco quello del "nascondino" che veniva fatto da bambini piccoli, ma che oggi avrebbe un senso insegnarlo pure ai 16enni in poi ,invece di buttarsi a capofitto sui giochi pericolosi e mortali tanto per sentire l' ebrezza e l' adrenalina al massimo, dove non c'è logica che possa accadere tutto ciò, come ad esempio : "sfidare le auto in corsa, schivarle in quella gincana che sa tanto di morte, e applaudire se si rimane vivi ".
Ma non sempre si può avere la fortuna di raccontarlo, di applaudire , se non dentro ad una bara bianca e allora è troppo tardi, il destino di una vita o più vite spezzate solo per l' ingordigia di voler sfidare chi sa cosa e come! Che può dare l' origine a quel malessere che possano aver dentro, un campanello d' allarme che andrebbe sentito prima per risolvere il problema, e invece si fa finta di niente.
Cercano in tutti i modi possibili per attirare l' attenzione, e lo fanno nel loro modo che più gli gratifica e gli rende un po' speciali, ma facendo così si spengono lentamente da non avere un futuro da guardare, questi sono i giovani che fanno della loro disperazione, la disperazione di tutti e chi li guarda con occhi scrupolosi , che iella!. Troppi giovani muoiono lasciando dietro scie di lacrime, famiglie spezzate, e domande che non troveranno mai risposte e dove il "se" e il "ma" viaggia alla velocità della luce per dare un senso alla vita dura e malvagia.
Non è tanto l' alcol, droghe, che può segnare il destino, (certo un po' ci sta) ma la voglia di sfuggire dalla realtà...
, il mal di vivere che annienta sia la mente e l' anima per scontrarsi con l' ignoto.
, il mal di vivere che annienta sia la mente e l' anima per scontrarsi con l' ignoto.
Certo che le perdiamo per strada, dove quel gioco con la morte sembra non avere fine, e da domandarsi come sia possibile morire a 16-17 anni, angeli della nostra salvezza da non vederli più.
Forse a "nascondino " i giovani faranno una risata e non ci vorranno mai giocare, ma in fin dei conti oggi i giovani hanno tutto, e forse vogliono ancor di più, hanno sciupato le tappe della giovinezza da diventar grandi prima del tempo, e ora ne pagano e ne paghiamo le conseguenze.
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