L' ITALIA CHE CANTA , CHE BEVE , E DOVE LA TENSIONE È ALTA
Abbiamo dimostrato nel cantare l' Inno Nazionale, dai balconi delle nostre case per smorzare quella paura del virus, di essere presenti e di combattere uniti una battaglia che di certo non potrà essere scordata facilmente. Lo si è fatto alzando e issando quella bandiera al vento dell' Italia da rimanere nostra per sempre, visibile, e nel fare il tifo l' abbiamo attaccata ai nostri balconi come presenza di un qualcosa di magico che è venuto subito senza tentennamenti e perdite di tempo. Anche per questo si può dire di essere speciali, ma c'è qualcosa che non torna e non torna.....
Si, come sia possibile che ci sono persone che dall' alcol risolvono il problema del Coronavirus, buttandolo dietro le spalle, e nel sentirsi i nervi a fior di pelle non hanno altro che ingozzarsi di alcolici, gradi dopo gradi dove la lucidità va a farsi benedire , una strada che la si trova facilmente ,ma il prezzo da pagare quale sarà ? Si potrebbe dire "canta che ti passa " oppure "bevi che ti passa " ,e le due cose s' assomigliano vanno bene insieme, o sono due cose separate ? Il boom di alcolici sono aumentati quasi del 50% ,soprattutto a domicilio, e che vuol dire maggiori incassi per chi produce alcolici, ma pure una maggiore insicurezza per chi li consuma e il fattore è proprio il Coronavirus. Se la fobia da virus ci impone determinate cose, che nella normalità non erano presenti, ci può essere qualcosa che si è rotto, andato in mille pezzi e il nostro comportamento lo dimostra senza il minimo dubbio, e tra l' inno di Mameli intonata dai balconi delle nostre case, con quel tricolore ben presente, e chi fa uso eccessivo di alcolici per non pensare, senza incertezze scegliamo la prima dove tutti in coro hanno dato orgoglio al Paese, da dire pure "c'ero anch'io " da apprezzarli ancora di più.
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