PERCHE' NON SIAMO ENTRATI NELLA TESTA DI RAFFAELE CUTOLO ?
La morte di Raffaele Cutolo, il boss della camorra che è deceduto nella propria prigione dove scontava la pena, ha avuto un impatto sui media notevole, articoli su articoli e non sempre che rispecchiano la realtà come di consueto avviene in queste circostanze. La nota che più mi attrae e mi fa pure incazzare e quella che sul giornale IL FATTO QUOTIDIANO online , la giornalista Stefania Limiti , con quel suo titolo di quell' articolo fa pensare molto : "Raffaele Cutolo, il camorrista se ne va portandosi una montagna di segreti " ella è dispiaciuta che non abbia cantato (confessato i suoi peccati) ma ne vale ancora la pena di scoprirli dopo che è stato sempre fedele ai suoi scopi terroristici e di morte ? Così fedele da portarli dentro alla bara e avere sempre quel punto interrogativo che ci assillera' per il resto della propria vita, oppure no !. Il fatto stà che lo Stato non gli è importato un gran che di quello che aveva in testa e poteva rimuginare nella sua vecchiaia e nella sua agonia di morte, che sia un bene o un male non lo sapremo mai, se dopotutto tra un mese e passa ci si scorderà di esso e i giornalisti andranno per altre storie. Che bella prospettiva sotterrare la storia e il male e da questi non fare scuola e insegnamenti di vita, indubbiamente Raffaele Cutolo è uno dei tanti che non gli si è dato molta importanza in prigione e facendolo morire di crepacuore non gli si è dato l' importanza dovuta , anche per scoprire magagne e intuizioni che servirebbero per altri casi che seguiranno. Insomma lo Stato fallendo ha saputo dare il peggio di sé stesso, una pecca che potrà ripercutersi negli anni che seguiranno, perché sia la camorra e la mafia sotterranea , impossibile visualizzarla oggi non è morta , ma viva e palpitante ci terrà ancora col fiato sospeso e farà ancora danni incalcolabili in futuro !
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