NON CE LA FACCIO PIU' (UNA VITA DI RISTRETTEZZE )
Ormai siamo al culmine della sopportazione , e non importa quanti siamo a lamentarci , ma sta il fatto che non potremo andare avanti così ancora per molto , se le nostre vite e i nostri guadagni sono a rischio. C'è un limite a tutto e pare che Mario Draghi lo abbia capito , (speriamo) cercando in qualche maniera di liberarci dalla prigionia e dal coprifuoco di una pandemia così strana che ancora oggi va giù con durezza da lasciarci il segno. Esiste una disperazione del quale viene spontaneo gridare a voce alta : non ce la faccio più ! Oppure in silenzio patire le pene dell'inferno , sgradevoli conseguenze di stare rinchiusi in casa , di aver chiuso le proprie attività e di non sapere come poter vivere e andare avanti in queste circostanze dannose in primis , da essere considerati fuori dal normale e non contare ormai più niente. Che la propria vita sia considerata un' enorme sofferenza che si fanno così cattivi i pensieri e guardandosi intorno non si vedono spiragli di luce se in definitiva si è sbagliato sul tipo di vaccinazione , su un serio cattivo funzionamento e sul modo così troppo rallentato che le procedure non vanno come dovrebbero andare , insomma flop dopo flop le vaccinazioni sembrano un miraggio ,(e sono solo queste a salvarci). Ma non essendo la sola causa di questo malfunzionamento che l' ombra del dubbio esiste e cioè che da questa pandemia non se ne esca più ,si tocca con mano e lo sarà davvero sempre se la trascuriamo in tutti i sensi , se brancolando nel buio più totale facciamo solo danni e niente più. Forse è vero che non si era abituati e non pensavamo che esistesse una pandemia così forte e strana , ma dovevamo aspettarcela prima o poi e non abbiamo fatto niente per evitarla e contrastarla e ancora oggi siamo inermi e indifesi per le altre pandemie e virus letali che potranno seguire , non abbiamo imparato niente dopo un anno e non impareremo niente ancora nel corso degli anni che seguiranno. ( Che delusione !) Aprire o chiudere l' Italia ,ancora restrizioni o invece liberarci dalle catene ed essere più liberi è un rebus ? Lo si fa per salvaguardare l' umano e farlo ritornare alla normalità e liberandolo da depressione e rabbia , in modo che non faccia gesti estremi e il sociale non sia minacciato e compromesso ! Oppure si voglia sconfiggere in definitiva il virus e tutti gli atri che potranno seguire con stratagemmi più dannosi che utili , e con questo passando sopra all' umano che ormai è diventato solamente un peso ! La ricerca e la sperimentazione è più dannosa del virus stesso ... e non è un eresia se la scienza a volte minaccia sia l' uomo e la natura , in nome di un progresso non sempre capito. Insomma anche se si troverà il modo di sconfiggere il Covid , e di prepararsi nell' eventualità di avere altre pandemie sempre più minacciose , cosa ne sarà del genere umano se sarà sempre più privato di libertà e togliendoli quelle poche emozioni diventerà schiavo , forse per non farlo morire di quel male che è la pandemia invece lo si farà muorire senza volerlo per quella libertà negata e una vita così ristretta che sarà un patire enorme del quale non lo si potrà mai soppottarlo e accettarlo , anche nel nome della scienza .Indubbiamente siamo ad un bivio e sarà necessario scegliere la strada più giusta per non fare troppi danni , la sfida per non fare morire la popolazione nelle pandemie è aperta , ma pure per non snervare e logorare il cervello alla popolazione sarà un ulteriore modo da studiare per metterlo in pratica, per non fare più danni in più che tramite questo si muore lentamente, ma si muore ugualmente e fiaccando la popolazione nulla può avere più senso , la battaglia è già persa! Trovare il sistema di proteggere la popolazione dalle pandemie e di recare meno danni in senso psicologico ed economico sarà la sfida del futuro , o altrimenti sarà solo un rattoppo e gli strappi si vedranno in lontananza.
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