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 Salutare l'anno vecchio e festeggiare quello nuovo , è una tradizione , una cultura , un desiderio che si tramanda da secoli , per questo è difficile rinunciarvi , oggi c'è lo rammentano i social network , i giornali e la televisione , e come non scordarsi del consueto messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica che fa una valutazione di quello che lasciamo e  di quello che invece acquistiamo , dove la speranza è l' ultima a morire . Certamente è un salto mortale carpiato e nel buio , credere che l' anno nuovo porti tutto quello che l' anno vecchio si è dimenticato , o escluso , ma si sa , credere ed essere fiduciosi ci allieta la vita e non ci ammazziamo dalla disperazione .                                                                                    ...

Il discorso di fine anno di Mattarella non fa una grinza, e rispecchia la volontà del Popolo, parole sagge che la politica deve farle sue anche per emergere da quel tunnel nero dal quale si è infilata. " Una politica e del suo cambiamento che non deve tardare ad arrivare, in caso contrario saranno guai seri " e se Mattarella ieri sera a detto :"Italia ritrovi la fiducia, dare spazio ai giovani " è un buon inizio, ma occorre che queste parole non muoiono nel loro percorso che di certo sarà difficoltoso, dopo che la politica può aver fatto orecchie da mercanti fino ad oggi, da essere odiata fino all' inverosimile. La politica che sarà deve innanzitutto risolvere i tantissimi problemi di quest' Italia che di certo non se la passa bene, e se si conta tantissimo sui giovani in quello nello scendere in piazza,  e rivendicare un futuro migliore come slogan, la politica non si deve tirare in dietro e aiutare tutti quei giovani che possono solo far del bene al B...